Non esageriamo nell’affermare che la pesca sia un’attività antica tanto quanto l’uomo. Contraddistinta da regole e riti millenari, la pesca, insieme alla caccia a terra, è stata una delle prime pratiche umane volte alla ricerca e alla cattura di prede animali, prassi necessaria a trarre il nutrimento per garantire il proseguimento dell’esistenza della nostra specie. In un arco di tempo così ampio anche la pesca ha subìto trasformazioni notevoli, con l’uomo che ha necessariamente allargato i propri orizzonti per far fronte a maggiori esigenze dal punto di vista nutrizionale (è il caso della pesca a scopi commerciali).

Tuttavia, è possibile individuare cambiamenti notevoli anche sul piano delle tecniche relative alla pesca individuale. Un esempio è dato dalla pesca a spinning, praticata dall’uomo attraverso l’utilizzo di attrezzature specifiche per far fronte a una determinata tipologie di prede, ossia i pesci predatori. Praticabile sia in acqua salata che in acqua dolce, la pesca a spinning è considerata la tecnica più indicata per la cattura di pesci aggressivi come quelli appartenenti alla tipologia sopra citata. Particolarità della pesca a spinning è la presenza di un’esca artificiale da utilizzare per attirare le prede verso la canna del pescatore. L’esca in questione si contraddistingue per la capacità di ruotare autonomamente, producendo un movimento subacqueo in grado di fare avvicinare a sé i pesci da catturare. Analizziamo più nel dettaglio quali sono le prede più adatte da pescare con lo spinning in acqua dolce.

Prede d’acqua dolce più indicate per lo spinning

Sono diverse le prede d’acqua dolce che si prestano ad essere pescate attraverso lo spinning, dalle trote ai lucci, dai persici ai pesci gatto maculati e ai cavedani. Ma vediamo più da vicino le caratteristiche principali che contraddistinguono alcune delle prede citate, partendo proprio dalle trote. Particolarmente simili ai salmoni, con cui condividono il genere “Salmo” (la denominazione scientifica della trota comune è “Salmo trutta”, quella del salmone è “Salmo salar”), le trote sono presenti praticamente nelle acque di tutto il mondo, essendo state introdotte dall’uomo in secoli di colonizzazione delle terre emerse. Ed è proprio per questo motivo che la specie in questione è in grado di adattarsi facilmente a varie tipologie di acque, dai fiumi ai laghi, preferendo le acque chiare, pulite e ricche di ossigeno. Per quanto riguarda la pesca a spinning, la trota è catturabile facendo uso delle esche minnow di dimensioni variabili tra i due e i cinque centimetri.

Passiamo ai lucci. Il luccio è facilmente riconoscibile per il caratteristico muso a becco d’anatra, all’interno del quale si nascondono file di denti pronte a serrare le prede in acqua dolce. Sia per la dimensioni che per le modalità di caccia (rimane immobilizzato tra le piante acquatiche sino al sopraggiungere della preda), il luccio viene giustamente ritenuto il predatore d’acqua dolce per eccellenza. Per quanto riguarda il cavedano, il pesce può essere individuato presso qualsiasi ambiente d’acqua dolce con una maggiore preferenza dei fiumi (specie se caratterizzati da fondali sabbiosi). La pesca del cavedano non è particolarmente difficoltosa, viste le minori dimensioni (50-60 centimetri circa) rispetto a trote e lucci, e ancora una volta si consiglia l’uso dei minnow da 5 centimetri per un ottimo spinning.

Dove praticare lo spinning d’acqua dolce

La grande varietà delle tipologie di acqua dolce esistenti sul pianeta rende possibile la pratica dello spinning in ambienti diversi, dai fiumi ai laghi (di piccole, medie o grandi dimensioni). Nelle sorgenti di minore portata è più indicato fare uso di un’attrezzatura leggera, mentre è possibile usare canne ed esche più grandi per quanto riguarda i laghi, soprattutto nei pressi delle sponde. Discorso analogo per i fiumi di media portata, con i pesci sopra descritti facilmente richiamabili con le utilissime esche minnow. Oltre ai minnows esistono altri tipi di esche tutte molto valide per la cattura della maggior parte delle prede d’acqua dolce, possiamo infatti citare i cucchiaini, di cui possiamo trovare migliaia di colori e tipologie. Ancora possiamo tentare la cattura in acque interne con le gomme, che da qualche anno ormai hanno preso il sopravvento prendendosi una grossa fetta di spazio in tutte le tipologie di spinning sia in acqua dolce che in mare.

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